Il pellet è un combustibile ecologico, ottenuto dalla compressione di materiali naturali, in particolare dagli scarti della lavorazione del legno. Viene commercializzato in diverse confezioni, dai classici sacchetti da 15 kg fino a grandi big bag da 700 kg a 1000 kg o in modalità sfusa per il trasporto industriale.
Essendo un combustibile di biomassa compressa, il pellet trova impiego in diversi ambiti:
- Riscaldamento domestico tramite stufe e camini a pellet;
- Caldaie per il riscaldamento residenziale e industriale;
- Grandi impianti per la produzione di energia termoelettrica.
La materia prima per la produzione di pellet proviene da legno vergine, che può derivare direttamente dalla gestione forestale controllata o dagli scarti di segheria come segatura e cippato. Un aspetto fondamentale per garantire la qualità del pellet è l'assenza di sabbia, vernici, colle o impregnanti, sostanze che potrebbero risultare dannose durante la combustione.
Come si produce il pellet?
Il processo di produzione del pellet segue diverse fasi ben definite:
1. Reperimento della materia prima
La materia prima utilizzata è costituita da scarti di lavorazione del legno, come segatura, trucioli e residui di potatura. Questo consente un impatto ambientale ridotto, evitando il disboscamento indiscriminato e favorendo il riutilizzo dei materiali.
2. Essiccazione e pulizia dalle impurità
Per garantire una combustione efficiente, è necessario ridurre il contenuto di umidità del pellet a meno del 10%. Questo processo consente di migliorare le prestazioni termiche del prodotto finale.
3. Pellettizzazione
Durante questa fase, la segatura essiccata viene compressa attraverso una pellettatrice, passando all'interno di fori di diametro compreso tra 6 e 8 mm. L'attrito con le pareti genera calore, provocando la fusione della lignina, che funge da collante naturale.
4. Taglio e confezionamento
Dopo la pellettizzazione, il materiale viene tagliato in piccoli cilindretti e confezionato in diversi formati:
- Sacchi da 15-25 kg per uso domestico;
- Big bag da 700-1000 kg per impieghi industriali;
- Trasporto sfuso con autobotti certificate per grandi quantità.
La certificazione del pellet: perché è Importante?
La crescente domanda di pellet ha reso fondamentale la presenza di certificazioni che garantiscano la qualità del prodotto. Una delle certificazioni più riconosciute è la ENplus®, basata sulla norma ISO 17225-2, che assicura standard elevati per:
- Caratteristiche chimiche, fisiche ed energetiche;
- Tracciabilità lungo tutta la filiera di produzione;
- Controllo della qualità fino alla consegna al consumatore finale.
Caratteristiche di un Pellet di Qualità
Un pellet certificato deve rispettare alcuni criteri fondamentali:
- Potere calorifico: tra 4,5 e 5 kWh/kg;
- Residuo di ceneri: inferiore all'1%;
- Assenza di additivi chimici e materiali trattati;
- Percentuale di polveri nel sacco inferiore allo 0,5% in peso;
- Colore del pellet e delle ceneri non indicativo della qualità;
- Odore acre non sinonimo di agenti chimici (vietati dalla certificazione ENplus®);
- Galleggiamento: il pellet di qualità affonda in acqua.
Dove si produce il pellet in Italia?
Nonostante la forte domanda, la produzione italiana di pellet è piuttosto limitata. Le principali aree di produzione si trovano nel Nord-Est e Centro Italia, ma la maggior parte del pellet presente sul mercato proviene da paesi esteri come Romania, Bulgaria e Ucraina (prima del conflitto con la Russia). Il motivo principale è il costo della manodopera italiana, che rende meno competitivo il prodotto nazionale rispetto a quello importato.
I vantaggi del pellet
L'utilizzo del pellet come combustibile presenta numerosi benefici:
Sostenibilità Ambientale
- Prodotto naturale ottenuto da scarti di lavorazione o da legname proveniente da piani di gestione forestale.
- Ciclo del carbonio neutro: la CO2 emessa dalla combustione del pellet è pari a quella assorbita dagli alberi durante la crescita.
- Non emette sostanze nocive.
Alto Rendimento Energetico
- Efficienza superiore al 90% nei moderni impianti di riscaldamento a pellet.
- Elevato potere calorifico, paragonabile ad altri combustibili fossili.
Economicità
- Prezzo inferiore rispetto a metano e gasolio.
- Minor impatto dei costi di trasporto, essendo reperibile anche a livello locale.
Comodità e Pulizia
- Facilmente immagazzinabile e sicuro da trasportare.
- Non produce emissioni dannose durante lo stoccaggio.
Quanto Costa il Pellet?
Il prezzo del pellet varia in base a diversi fattori:
- Provenienza: il pellet italiano tende ad avere un costo maggiore rispetto a quello importato;
- Qualità: la certificazione e le caratteristiche del pellet influenzano il prezzo finale;
- Utilizzo: pellet destinato a stufe domestiche o a caldaie industriali ha costi differenti;
- Quantità acquistata: i prezzi possono variare tra sacchi da 15 kg, quintali o tonnellate.
Consumo e Convenienza
Per avere un'idea della convenienza del pellet rispetto ad altri combustibili, basti pensare che per sostituire 1 litro di gasolio sono necessari circa 2 kg di pellet. Ciò lo rende una soluzione efficace per chi cerca un'alternativa economica e sostenibile.
Conclusioni
Il pellet rappresenta una scelta ecologica ed efficiente per il riscaldamento domestico e industriale. Grazie alla sua elevata resa calorica, alla sostenibilità e ai costi contenuti, è una delle migliori soluzioni disponibili sul mercato. Tuttavia, per garantire un utilizzo ottimale, è fondamentale scegliere pellet certificato ENplus®, verificando le caratteristiche di qualità e provenienza.
Investire in un buon pellet significa ottenere risparmio economico, efficienza energetica e rispetto per l'ambiente.